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Raggiungibili da Capaccio/Paestum o da Autostrada SA RC uscita Atena Lucano
Pausa pranzo in un agriturismo
Situati nel cuore del Parco Nazionale iniziamo il nostro tour con Roscigno Vecchia.
Tra il 1902 ed il 1908 il vecchio paese di Roscigno fu sgomberato in seguito a due ordinanze che definivano quel terreno franoso . non lontano nacque quindi la nuova Roscigno lasciando il borgo più antico come in un fermo immagine. Il borgo non è mai stato saccheggiato o demolito né distrutto anzi alcune case vengono ancora utilizzate come depositi per gli attrezzi agricoli e nei dintorni ci sono tanti campi coltivati .
Oggi è considerato un bene prezioso per la conoscenza di un passato non molto lontano anche grazie al piccolo museo della civiltà contadina ed alla presenza del simpaticissimo Giuseppe ( libero ed abusivo) rimasto unico guardiano del borgo.
A seguire passeggiata per le viuzze di Corleto Monforte e della sua piazza a balconata che affaccia sulla valle del fasanella. Probabilmente di origine lucana che scelsero questa ubicazione per poter meglio controllare gli insediamenti vicini ( Roscigno e Fasanella ) di origine greca da loro assoggettati. Si racconta che in seguito alla rivolta dei baroni (1246) , Federico II inviò le sue truppe per devastare tutti i territori dei congiurati ma a Corleto non riuscirono ad avanzare in quanto, dopo 20 gg di assedio , i Corletani invece di lanciare pietre dalle mura difensive iniziarono a lanciare formaggio facendo capire alle truppe imperiale che avrebbero potuto resistere ad oltranza e quindi le truppe dell’imperatore tolsero l’assedio .
La chiesa principale del paese è dedicata a Santa Barbara e sorge su di un antico tempio dedicato a Diana, dea della caccia anche perché oggi come allora la zona abbonda di boschi e quindi di cacciagione.
Infine Sant’ Angelo a Fasanella , il cui nome , trae origine dall’unione di Fasanella ( di cui si possono ancora vedere i ruderi), antica città distrutta da Federico II di Svevia , con il casale di Sant’Angelo. Il territorio comprende molti boschi di faggio , tanti corsi d’acqua ed in particolare “ la cascata dell’Auso”. Tra i reperti archeologici non lontano dal centro si trova una figura intagliata nella roccia conosciuta con il nome di “ Antece” ( L’antico in dialetto), datata V- IV sec a.c. La figura è alta 1,60 m , rappresenta un uomo armato e con chitone e potrebbe essere la rappresentazione di un dio o di un eroe. Va inoltre segnalata “ La Grotta di San Michele Arcangelo”. L’ingresso è costituito da un semplice portale che alla base dei due stipiti presenta un leone ed una leonessa di fattura arcaica .all’interno oltre alla tomba di Francesco Caracciolo ci sono elementi che vanno dal gotico al XVII sec . esternamente, addossato alla grotta si possono vedere i resti di un monastero benedettino risalente all XI sec ed un panorama mozzafiato .
Luoghi magici, luoghi di cultura e di leggende come la storia di Masella, luoghi in cui è facile trovarsi a tavola con una famiglia del posto pronta ad offrire tutte le loro ricchezze più genuine ( pasta fatta in casa, asparagi, vini , formaggi , selvaggina e tanto altro)